Dr. Stebe

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Sistema venoso e linfatico

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Che cos'é?

Il sistema cardiovascolare è un sistema di organi responsabile della circolazione del sangue e del trasporto di ossigeno, anidride carbonica, sostanze nutritive, ormoni, cellule del sangue e liquidi in tutto il corpo.


Questo sistema include il sistema arterioso, che trasporta il sangue ricco di ossigeno attraverso le arterie e i capillari dal cuore a tutte le parti del corpo, e il sistema venoso, che trasporta il sangue povero di ossigeno attraverso le vene al cuore.


Inoltre, il sistema vascolare include il sistema linfatico, che è una rete di vasi linfatici che trasportano il fluido linfatico in direzione del cuore, eliminando così dal corpo prodotti di scarto, tossine e materiali superflui.

Sistema venoso

sistema venoso

Il sistema venoso si distingue in sistema venoso superficiale e sistema venoso profondo. Il sistema venoso superficiale costituisce solo il 10% del sistema venoso e può essere descritto come una rete di vene più piccole situate principalmente nello strato di tessuto sottocutaneo tra pelle e muscoli. Il sistema venoso profondo, che si trova all’interno del tessuto muscolare, è responsabile del trasporto di circa il 90% del sangue, con l’aiuto dei muscoli circostanti, dalle estremità verso il cuore.

Poiché le vene superficiali non sono circondate direttamente da muscoli, il sangue non può essere spostato grazie alla contrazione muscolare, tuttavia esistono vene perforanti (o vene comunicanti). Queste collegano il sistema venoso superficiale al sistema venoso profondo, consentendo al sangue di defluire dalle vene superficiali nel sistema venoso profondo.

Sistema linfatico

sistema linfatico

Il sistema linfatico è una grande rete di vasi linfatici e linfonodi che svolge un ruolo importante nel trasporto del liquido linfatico, nella funzione immunitaria, nell’omeostasi fluida, nella pulizia del sangue e nel filtraggio del sangue.

Il sistema linfatico è il nostro “impianto di smaltimento e riciclaggio dei rifiuti”. Trasporta i prodotti di scarto e le tossine fuori dal corpo. I prodotti di scarto corporei includono proteine, prodotti di decomposizione metabolica, prodotti infiammatori e grassi provenienti dalla cavità addominale. I vasi linfatici, che si diramano in tutto il corpo come una rete, trasportano un fluido chiaro chiamato linfa verso il dotto toracico, che lo drena nella circolazione sanguigna a livello delle giunzioni venose-linfatiche nel collo.

Principali disturbi e patologie

In donne e uomini adulti
microcircolo

Microcircolo

Una complessa rete capillare

Descrizione

Il microcircolo è formato da una complessa rete capillare, in cui si incontrano circolo arterioso e circolo venoso e dove avviene una funzione fondamentale: condurre l’ossigeno, i nutrienti e i principi attivi dei farmaci ai vari tessuti e organi (microcircolo arterioso), dall’altra eliminare tossine e sostanze di scarto che impediscono il normale flusso ematico e, quindi la corretta funzionalità di tutto l’organismo.
Sintomi

La cattiva circolazione, se protratta nel tempo, può portare a:
  • indebolimento del sistema immunitario
  • aumento dello stress ossidativo
  • invecchiamento cutaneo
  • patologie croniche a carico di organi e apparati
  • debolezza e stanchezza croniche
  • rallentamento nei processi riparativi e di guarigione
  • sviluppo di malattie metaboliche come Sindrome metabolica, Diabete e Gotta
  • ridotta efficacia nell’azione degli integratori alimentari e dei principi attivi dei farmaci sul tessuto bersaglio
  • sviluppo di sindromi da carenza di vitamine e sali minerali
  • ridotta soglia di sopportazione allo stress
  • aumento del rischio cardiovascolare
Cause

Come può essere compromessa la microcircolazione?
  • sedentarietà
  • fumo
  • alcool
  • droghe
  • alimentazione scorretta (infiammazione sistemica di basso grado)
  • sovrappeso e obesità
  • ipertensione
gambe pesanti

Gambe pesanti

Affaticamento degli arti inferiori

Descrizione

Con la definizione “gambe pesanti” si indica la sensazione di pesantezza ed affaticamento degli arti inferiori dopo un intenso sforzo fisico. Qualora tale manifestazione si presentasse anche a riposo, può essere segnale di una problematica circolatoria a monte.
Sintomi

I disturbi più comuni sono:
  • pesantezza
  • gambe gonfie e dolenti
  • crampi ai polpacci
  • formicolii
  • dilatazione delle vene
Questi sintomi sono tipicamente aggravati dalla stazione eretta e dal calore. Ne soffrono tipicamente le persone che svolgono lavori prevalentemente in posizione eretta e periodicamente durante la stagione estiva.
Cause

Esistono diverse patologie che presentano come sintomo la sensazione di gambe pesanti. Un esempio è l’arteriopatia periferica che si manifesta con una deambulazione zoppicante, associata a crampi dolorosi che compaiono nel cammino, anche dopo una distanza breve, e si risolvono con il riposo.

Gambe stanche e pesanti possono essere conseguenza di flebite e trombosi venosa profonda. In questi casi, spesso, si associano anche a dolore intenso – spontaneo o provocato dal movimento – gonfiore, calore e congestione delle vene superficiali (varici), ma può dipendere anche dal linfedema, ossia un accumulo di liquidi nello spazio interstiziale dovuto a un’insufficienza del sistema linfatico.

Anche la compressione delle radici nervose a livello lombare può essere responsabile per questo senso di stanchezza e pesantezza a una gamba (ernia del disco) o ad entrambe (stenosi vertebrale); in tal caso, la sensazione è spesso collegata ad un inteso dolore diffuso lungo il nervo sciatico, più precisamente dal gluteo e dal versante posteriore della coscia fino a sotto il ginocchio (sciatalgia).

Altra patologia in cui si manifesta la sensazione delle gambe stanche e pesanti è la sindrome delle gambe senza riposo, disturbo neurologico che si caratterizza per una sensazione di irrequietezza a una o a entrambe le gambe, legato ad un bisogno incontrollabile ed urgente di muovere gli arti inferiori. Questo disturbo provoca sussulti e scatti rapidi, con sensazioni sgradevoli e talvolta dolorose, formicolio, prurito e crampi agli arti inferiori (soprattutto nella parte compresa fra caviglia e ginocchio).
ritenzione idrica

Ritenzione idrica

La più comune patologia nelle donne

Descrizione

La ritenzione idrica è un disturbo piuttosto comune, che colpisce con diversi gradi di intensità milioni di persone, soprattutto donne (30 % della popolazione italiana femminile).
Sintomi

La ritenzione idrica si manifesta come la tendenza a trattenere liquidi nell’organismo. Il ristagno di questi fluidi è generalmente maggiore nelle zone predisposte all’accumulo di grasso (addome, cosce e glutei).

Essa si manifesta tramite l’edema, una condizione in cui l’accumulo di liquidi nei tessuti ne causa un rigonfiamento anomalo. A causa di un’alterazione della circolazione venosa e linfatica insieme a questi liquidi si accumulano anche numerose tossine che influenzano un metabolismo cellulare già compromesso dal ridotto apporto di ossigeno e nutrienti.
  • inestetismi cutanei
  • dolore al tatto
  • facilità a sviluppare edema
  • scarsa circolazione
  • accumulo di liquidi nella zona di interesse
  • pesantezza delle gambe
Cause

Le cause possono derivare da gravi patologie come disfunzioni cardiache o renali, infiammazioni severe e reazioni allergiche. Nella maggior parte dei casi, la ritenzione idrica è provocata da uno stile di vita sbagliato, la cui semplice correzione può apportare notevoli benefici.
Come individuare la presenza di ritenzione idrica?

Per verificare l’effettiva presenza del disturbo esistono molti test più o meno affidabili. Se per esempio non si ha la possibilità di effettuare l’esame del peso specifico delle urine, è sufficiente premere con forza il pollice sulla parte anteriore della coscia per un paio di secondi. Se dopo aver tolto il dito rimane ben visibile l’impronta siamo con tutta probabilità in presenza di ritenzione idrica.
capillari in evidenza

Capillari in evidenza

Peggiora nella stagione estiva

Descrizione

I capillari in evidenza (teleangectasie) sono un disturbo molto frequente, che colpisce soprattutto le donne e che peggiora nella stagione estiva.

In anatomia, i capillari vengono definiti come piccoli vasi sanguigni nei quali si diramano sia vene che arterie. Nella maggior parte dei casi i capillari si presentano come un semplice inestetismo, ma in alcuni soggetti possono essere segnale di un disturbo più profondo del sistema circolatorio, soprattutto a carico di quello venoso.

Il problema si manifesta soprattutto sulle donne, e può accentuarsi causando fastidi come bruciore e prurito.
Sintomi

I sintomi clinici delle teleangectasie possono essere diversi:
  • presenza visibile di vene rosse, blu o viola sugli arti inferiori
  • dolori alle gambe o senso di bruciore
  • prurito alle gambe
  • gambe e caviglie gonfie
  • sensazione di gambe pesanti
  • alterazione del colorito della pelle
Cause

Le possibili cause possono essere:
  • squilibri ormonali
  • insufficienza venosa
  • predisposizione genetica
  • fragilità dei capillari
insufficienza venosa

Insufficienza venosa

Un disturbo da non sottovalutare

Descrizione

Quando le vene non riescono a veicolare le giuste quantità di sangue dalle estremità del cuore si parla di insufficienza venosa. Questo disturbo patologico può essere correlato a specifiche patologie che interessano le vene (dermatite da stasi, trombosi venosa profonda, varici) o a sovraccarichi funzionali a cui sono sottoposte (es. linfedema, alterazioni posturali ecc.).
Sintomi

I sintomi da insufficienza venosa possono manifestarsi come un semplice gonfiore alle gambe, oppure il disturbo può diventare persino invalidante, fino a compromettere la qualità della vita.
  • macchie scure sulla pelle
  • gambe gonfie e caviglie gonfie
  • crampi ai polpacci (specialmente durante il riposo notturno)
  • dilatazione delle vene superficiali
  • dolore in corrispondenza di una vena ectasica (dilatata) o varicosa
  • edema persistente a livello dell’arto interessato
  • flebite
  • formicolii alle gambe
  • iperpigmentazione della pelle degli arti inferiori
  • ispessimento della pelle
  • prurito a livello articolare
  • sensazione di pesantezza alle gambe
  • teleangectasie
  • ulcere cutanee
  • trombosi venosa profonda
  • vene varicose
Possibili complicazioni

L’aumento della pressione intracapillare legata all’insufficienza venosa può causare:
  • maggiori probabilità del rischio di cellulite batterica
  • distrofie cutanee, un disordine degenerativo della pelle che appare secca (xerosi cutanea), rugosa e poco elastica
  • ischemia
  • ulcerazioni cutanee
  • varicoflebite, cioè la formazione di un trombo secondario insorto su varici
Emorroidi

Emorroidi

Le vene varicose più fastidiose

Descrizione

Le emorroidi sono considerate come vene varicose dell’estremità viscerale, perché simili alle dilatazioni dei vasi sanguigni che si osservano nella gamba.

Possono essere interne o esterne, a seconda del punto interessato: le emorroidi interne non fuoriescono dall’orifizio anale e si posizionano al di sopra degli sfinteri che regolano l’apertura del retto, nella membrana mucosa sottostante. Ciò le rende visibili dall’esterno solo durante i movimenti intestinali che ne determinano la protrusione o attraverso l’esercizio di una forte pressione. Le emorroidi esterne invece sono generalmente visibili dall’esterno, in quanto posizionate nel tessuto sottocutaneo degli sfinteri.

Il colore appare rossastro, che può virare al blu, si manifestano normalmente morbide al tatto, ma diventano dure in caso di coagulo. Quattro sono i gradi:
  • emorroidi interne
  • emorroidi interne con lieve protrusione
  • emorroidi esterne che si lasciano reintrodurre nel canale anale
  • emorroidi esterne che rimangono sempre al di fuori dell’ano, spesso associate a perdita di muco
Le emorroidi possono consistere in una semplice distensione delle pareti venose (a livello dell’ultima porzione del retto) e tendono a dilatarsi nella parte distale del corpo, a causa della pressione sanguigna. Il rigonfiamento delle vene conduce ad un rallentamento del flusso sanguigno, considerato come il preludio della formazione di coaguli.
Sintomi

I sintomi che si manifestano con le emorroidi sono principalmente legati al dolore percepito all’atto della defecazione. Altri sintomi comuni sono:
  • perdita di sangue a ogni emissione di feci
  • prurito
  • bruciore
  • senso di peso rettale
  • sanguinamento
Cause

Tra le diverse cause che determinano questo stato di pressione e conseguente inturgidimento delle emorroidi ci sono obesità, stitichezza cronica, gravidanza ad esempio.

Principali attivi nutraceutici

flavonoidi – diosmina ed esperidina
FLAVONOIDI – DIOSMINA ED ESPERIDINA
Close up of Annual yellow sweetclover (Melilotus indicus) growing on a meadow in south San Francisco bay area, California; this is native to northern Africa, Europe and Asia, and naturalized elsewhere
MELILOTO
ippocastano-ed-escina
IPPOCASTANO ED ESCINA
ginkgo biloba
GINKGO BILOBA

L'opinione dell'esperto

Rubrica in collaborazione con Nutrientiesupplementi.it, un progetto editoriale di iFarma Editore, nato da professionisti con esperienza decennale nel campo della salute. Nutrientiesupplementi.it si articola in un portale e in una newsletter settimanale, ricchi di notizie aggiornate e qualificate su nutrizione e integrazione alimentare. Alla guida, due figure di consolidata esperienza del giornalismo medico scientifico italiano: Dario Passoni (Direttore editoriale) e Nicola Miglino (Direttore responsabile). Clicca qui per iscriverti alla newsletter.
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Infiammazione ed edema, alla scoperta della bromelina

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